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«Inviate i 24 elicotteri in Darfur»

L'accorato appello delle due star hollywoodiane George Clooney e Don Cheadle per l'invio di aiuti in Darfur.
Roma, Italia

«La comunità internazionale deve inviare in tempi rapidi i 24 elicotteri necessari al dispiegamento della forza di pace ibrida Onu-Unione Africana, nella regione sudanese del Darfur, dal febbraio 2003 teatro di una guerra civile». L’accorato appello è stato lanciato, oggi a Roma, dalle due star hollywoodiane George Clooney e Don Cheadle, insignite oggi del "Peace summit award" all’Ottavo summit mondiale dei premi Nobel per la pace.

«Il mondo invii questi stramaledetti 24 elicotteri necessari per proteggere quattro milioni di persone e stanzi 37 milioni di dollari necessari per il Darfur fino al prossimo giugno - ha dichiarato in conferenza stampa George Clooney - se la popolazione del Darfur è stata tanto fortunata da sopravvivere ai bombardamenti, alle malattie, alla traversata del deserto, alla fame, allora queste persone hanno diritto di vivere. E noi dobbiamo aiutarle».

L’attore hollywoodiano ha ricordato gli appelli lanciati nell’ultimo mese dal segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, agli Stati membri dell’Onu per avere a disposizione gli elicotteri necessari alla forza di pace. Don Cheadle ha sottolineato come gli Stati Uniti e l’Unione Europea ne abbiano in abbondanza: «Dobbiamo continuare a fare pressioni sui nostri Governi perché mettano a disposizione questi mezzi». «Questo è il momento giusto per metterli sotto pressione - ha aggiunto Clooney - perché si stanno avvicinando le Olimpiadi in Cina e le elezioni presidenziali negli Stati Uniti». Cheadle ha quindi rimarcato come sia solo questione di volontà per portare aiuto alla popolazione del Darfur, perché «i bambini nei campi sfollati continuino a ridere e a giocare ed è per questo che sono convinto che occorra fare qualcosa, aumentando le pressioni sui nostri governanti». Il conflitto in Darfur è scoppiato nel febbraio 2003 ed ha causato finora almeno duecentomila morti e oltre 2 milioni e mezzo di profughi e sfollati. Dei sei milioni di abitanti della Regione occidentale del Sudan, oltre quattro milioni dipendono dagli aiuti internazionali.

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