Dopo l'incontro con i generali, Gambari si è visto oggi con la leader dell'opposizione birmana e premio Nobel per la pace.
Rangoon, Birmania
La leader dell'opposizione birmana Aung San Suu Kyi e l'inviato speciale dell'Onu Gambaro (Afp) RANGOON - L’inviato speciale dell’Onu per la Birmania, Ibrahim Gambari, ha incontrato oggi a Rangoon la leader dell'opposizione birmana Aung San Suu Kyi. Lo riferiscono alcuni diplomatici. L'incontro si è svolto nella residenza di University Avenue. Lungo la stessa strada, University Avenue, si trova l’abitazione della Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la Pace, costretta da anni agli arresti domiciliari. Soldati e agenti di polizia in tenuta antisommossa hanno circondato la struttura residenziale, bloccando ogni accesso alla strada con filo spinato e barriere di legno. L’incontro tra l’inviato Onu e Suu Kyi è durato circa 90 minuti. Gambari è ritornato a Rangoon dopo aver incontrato nella nuova capitale Naypyitaw i leader della giunta militare birmana per convincerli a rinunciare alla repressione contro i manifestanti.
La missione Onu si è resa urgente dopo la violenta repressione messa in atto dai militari contro i manifestanti birmani scesi in piazza dal 19 agosto scorso per protestare contro il rincaro del prezzo del carburante. La mobilitazione ha suscitato l’interesse della comunità internazionale quando la guida delle proteste è stata assunta da migliaia di monaci buddisti, al fianco della gente per denunciare la brutalità del regime e chiedere negoziati di riconciliazione nazionale. I generali hanno risposto anche questa volta con la forza, aprendo il fuoco sulla folla e causando almeno 10 morti, anche se fonti dell’opposizione parlano di un bilancio molto più sanguinoso.
Almeno mille le persone arrestate, tra cui centinaia di monaci. Nei giorni scorsi, i militari hanno occupato e isolato i principali monasteri di Rangoon e Mandalay per impedire ai religiosi di scendere di nuovo in piazza. Con la prigione ormai piena, gli arrestati vengono detenuti negli edifici universitari e in altre strutture scolastiche.
Rangoon, Birmania
La leader dell'opposizione birmana Aung San Suu Kyi e l'inviato speciale dell'Onu Gambaro (Afp) RANGOON - L’inviato speciale dell’Onu per la Birmania, Ibrahim Gambari, ha incontrato oggi a Rangoon la leader dell'opposizione birmana Aung San Suu Kyi. Lo riferiscono alcuni diplomatici. L'incontro si è svolto nella residenza di University Avenue. Lungo la stessa strada, University Avenue, si trova l’abitazione della Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la Pace, costretta da anni agli arresti domiciliari. Soldati e agenti di polizia in tenuta antisommossa hanno circondato la struttura residenziale, bloccando ogni accesso alla strada con filo spinato e barriere di legno. L’incontro tra l’inviato Onu e Suu Kyi è durato circa 90 minuti. Gambari è ritornato a Rangoon dopo aver incontrato nella nuova capitale Naypyitaw i leader della giunta militare birmana per convincerli a rinunciare alla repressione contro i manifestanti.
La missione Onu si è resa urgente dopo la violenta repressione messa in atto dai militari contro i manifestanti birmani scesi in piazza dal 19 agosto scorso per protestare contro il rincaro del prezzo del carburante. La mobilitazione ha suscitato l’interesse della comunità internazionale quando la guida delle proteste è stata assunta da migliaia di monaci buddisti, al fianco della gente per denunciare la brutalità del regime e chiedere negoziati di riconciliazione nazionale. I generali hanno risposto anche questa volta con la forza, aprendo il fuoco sulla folla e causando almeno 10 morti, anche se fonti dell’opposizione parlano di un bilancio molto più sanguinoso.
Almeno mille le persone arrestate, tra cui centinaia di monaci. Nei giorni scorsi, i militari hanno occupato e isolato i principali monasteri di Rangoon e Mandalay per impedire ai religiosi di scendere di nuovo in piazza. Con la prigione ormai piena, gli arrestati vengono detenuti negli edifici universitari e in altre strutture scolastiche.
0 commenti:
Posta un commento