Come si comporterebbe il laico professor Massimo Cacciari, da sindaco di Venezia, con un Papa all' università? «Lo accoglierei con immenso piacere... Tutta questa polemica scoppiata a Roma mi pare un grave errore. Francamente me ne sfuggono i fondamenti. Il Papa è una grande autorità morale e culturale, al di là della fede dei singoli. Mi pare doveroso mantenere un dialogo con questa istituzione, se vogliamo limitarla a quel semplice ruolo. Nulla vieterà al rettore, porgendo il benvenuto al Pontefice, di specificare la profonda differenza tra un magistero religioso, come quello di Benedetto XVI, e l' attività propriamente scientifica che deve svolgersi in un' università». Il suo vecchio amico Alberto Asor Rosa (avete condiviso l' esperienza della rivista «Contropiano» tra il ' 68 e il ' 71) dice che l' invito è «una manifestazione di soggezione a una super-autorità papale». «Si sente soggetto subalterno solo colui che davvero lo è... Non mi sono mai sentito subalterno a qualcuno, meno che mai ricevendo il Papa. Alberto Asor Rosa è persona ragionevole. Anche lui riconoscerà che il ruolo del Papa è superiore a me, a qualunque rettore o professore di qualsiasi università. Un po' di modestia non guasterebbe. Modestia, ho detto. Non certo subalternità». Alcuni docenti promettono di togliersi la toga, giovedì davanti a Papa Ratzinger per protesta. Che ne dice? «Un gesto privo di senso e di senno. Il Papa non andrà all' università per processare Galileo o qualche scienziato contemporaneo. Non si metterà a demonizzare Giordano Bruno. Né, credo, difenderà Giuliano Ferrara sull' equivalenza tra pena di morte e aborto. Ritengo molto utile che le istituzioni universitarie e politiche dialoghino con le autorità religiose. Ovviamente, un dialogo nella fermezza». Chi protesta sostiene: la presenza di Benedetto XVI all' inaugurazione è un sigillo culturale su tutto l' anno accademico. «Ma qui parliamo del vescovo di Roma. Alle aperture delle università veneziane è sempre presente il Patriarca. A Milano, ricordo mille presenze del cardinal Martini...». Si parla di cortei per contestare la visita. C' è chi annuncia un nuovo 1968. Cosa ne pensa? «Una sola cosa: è sempre fertile il grembo che partorisce i cretini. Ci saranno manifestazioni? Benissimo, non saranno certo motivo di apprensione né di grande scandalo. Meglio che mettersi a manifestare sarebbe studiare, approfondire, tentare di comprendere. E dialogare. Più faticoso, lo ammetto». Walter Veltroni e Fabio Mussi devono partecipare alla cerimonia nonostante le polemiche laiche? «Ma scherziamo? A questo punto gli toccherà andare comunque, a tutti i costi. Anche se avranno la febbre alta...».
Massimo Cacciari, sindaco di Venezia
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